sabato 26 gennaio 2013

Il tempismo non mi è amico

Accidenti, quanto può essere difficile dire addio a qualcuno.
Gli addii dovrebbero essere dolorosi.  Vedere per l'ultima volta una persona e litigarci malamente, dicendo le cose peggiori, anche quelle che in realtà non vorremmo dire. Perchè suvvia, se siamo furiosi, arrabbiati, amareggiati iniziamo come un fiume in piena ad esporre tutto ciò che non ci è mai andato a genio di quella persona. Chè, tanto, non la rivedremo più. Sì, probabilmente dopo la tristezza, il dolore, le sofferenze iniziali, dirsi addio in malo modo è la cosa più giusta.
Io non sono brava a dire addio, non l'ho mai fatto. Non l'ho fatto non per codardia, semplicemente perchè non ho mai dovuto o voluto abbandonare qualcuno. Altre persone, che per un certo periodo della mia vita hanno fatto parte di me, ho smesso di vederle, di sentirle. Ma questo l'ho potuto sapere solo a posteriori. Non sapevo che non le avrei riviste o sentite più. Altrimenti le avrei salutate, sì. Come i vecchi compagni di liceo, che fino a qualche mese dopo la fine del liceo continui a sentire con costanza, poi le vite prendono direzioni diverse, si conoscono nuove persone, piano piano ci si allontana senza accorgersene fino in fondo per un bel po', quando spesso ormai è troppo tardi. Certo, non succede con tutti. Però succede. Forse è inevitabile, o forse semplicemente arriva un punto in cui smetti di voler provare a mantenere i contatti. E allora capisci che queste persone non fanno più parte della tua vita, un po' forse te ne dispiace, ma poi vai avanti, certo che sì.
Ecco, non essendo pratica di addii, questa settimana son stata messa alla prova, e devo dire che a mio modesto parere credo siano decisamente meglio gli addii in cui si litiga e ci si prende per i capelli. Dire addio ad una persona importante, che parte perchè non può più restare, che parte ma che vorrebbe star qua con gli amici, con me. Il nostro è stato un addio dolce, e forse per questo con un retrogusto tanto amaro. Perchè questo amico è uno dei pochi che mi fa ridere di gusto, che amo stare ad ascoltare per ore, chè io parlo poco e lui invece troppo e allora ci compensiamo. E abbiamo litigato, e non ci siamo più sentiti per mesi. E poi ci siamo ritrovati, quando lui inevitabilmente aveva già preso la sua decisione. Le cose sarebbero andate diversamente se avessimo continuato a sentirci in questi mesi? Può darsi di sì, può darsi di no. Fatto sta che fa male da morire sapere che in queste ore sta infilando la sua roba negli scatoloni  per poi partire, domani, lontano. Ci rivedremo? Può darsi di sì. Non è una tragedia. Però sento di aver bisogno di lui ora più che mai e mi rendo conto che il tempo che ci ha tenuti lontano ora è svanito e che al suo posto però si è aperta una voragine. E non so se ho voglia e il coraggio necessario per affacciarmici, ora. Magari aspetterò per un po' e guarderò la voragine da lontano, fin quando non prenderò la forza necessaria a buttarmici senza pensarci.

"Gli addii devono essere urlati, agitati, rabbiosi, furiosi. Con porte sbattute in faccia. Con telefoni muti. Con nessun augurio di compleanno. Con nessun sms che ti chiede come stai. Con nessuna foto in fondo ad un cassetto. Con nessuna forma di contatto mentale e fisico. Altrimenti si chiama "arrivederci". Ed è un'altra storia."

2 commenti:

  1. Mia cara, io ho avuto purtroppo molti "addii" nella mia vita, addii forzati, come persone care che ci lasciano perchè muoiono, e addii voluti perchè le storie tra le persone, anche quelle, hanno una vita, e, purtroppo, una morte.
    Non importa come dici un addio, credimi. Che sia un lasciarsi graduale o improvviso, senza scosse oppure violento, come suggerisci tu, il vuoto è il vuoto, e l'assenza la senti, eccome, e per sempre. La variabile è solo la forza del vincolo che ti aveva legato alla persona, tanto più forte questo vincolo, tanto più profonda la ferita che ci lascia, ovviamente.
    Il tempo ci fa ritrovare un equilibrio, ma il vuoto purtroppo rimane...

    Un abbraccio, con affetto

    Marianna

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  2. Un abbraccio a te, Marianna, e bentornata! :)

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