sabato 25 agosto 2012

Abbasso l'amore, almeno per oggi

E' difficile conciliare l'essere felici con l'amore. Quando stai con qualcuno, la tua felicità è legata alla sua. Basta un semplice dubbio a gettarti nello sconforto, rimanendo preda di sbalzi d'umore che manco quando fai la dieta.
A me perlomeno sta succedendo questo. Apatia, voglia di non far nulla. Nemmeno l'idea di mangiarmi il barattolo della nutella mi alletta. Alla radio due canzoni su tre parlano di amore; in tv 9 film su 10 presentano nella trama una storia d'amore.
Ripensavo al film di qualche anno fa, quello con Julia Stiles e Heath Ledger, "10 cose che odio di te". Io mi sento come Kat: "Ma più di tutto odio il fatto che non ti odio, nemmeno quasi, nemmeno un pochino, nemmeno niente."



Odio questi sbalzi d'umore, mi riservo il diritto di odiare l'amore, almeno per oggi.

martedì 21 agosto 2012

Crema, proprio tu?

Tutti a dirmi "Ma mettiti una crema con fattore 15, almeno ti abbronzi". Ma io mi conosco troppo bene: a me serve la protezione 50+, quella specifica per i bimbi, e non è detto che anche con questa riesca a salvarmi dalle scottature. Perchè anche se sulla confezione leggi la dicitura "Resistente all'acqua", tu non ci devi credere
E' da qualche anno che il mio rapporto col mare vacilla, non perchè non mi piaccia lui (sono in Sardegna, perbacco, del mare non mi posso proprio lamentare!), ma perchè il suo fido amico sole proprio non mi va giù. Mettici poi l'assemblamento di triliardi di persone in spiaggia e il gioco è fatto. Non è in cima alla classifica delle cose che amo di più. Ad ogni modo, ogni tanto mi capita di andarci, ma sto per tutto il tempo sotto l'ombrellone e, a volte, nemmeno faccio il bagno, chè mi scoccio a fare 3 passi io.
Eppure questa domenica ho deciso di far contenti tutti quelli che ogni volta che mi vedono non fanno altro che mostrare orrore per il mio colorito e ad implorarmi di "prendere colore" e sono andata al mare. Con mio cugino, uno dei miei migliori amici, che ha la casa al mare, in una delle zone che amo di più, ma questi son dettagli, chè io ci sarei andata comunque al mare, giuro. 
Ecco.
Dopo essermi imbottita di crema, siamo scesi in spiaggia. Son rimasta a mollo per due ore rispondendo alle sfide di mio cugino, che non sa nuotare ma ogni volta dice a me che non son capace (io in piscina ci sono andata, purtroppo aggiungerei..) eeeeeeeee risultato: la protezione è andata a farsi benedire e mi son bruciata naso, zigomi e spalle.
E il bello è che gli amici erano tutti contenti, perchè avevo finalmente preso coloreeeeeee. ARAGOSTA? SERIOUSLY? Ero bellissima. -.-'
E oltre al danno c'è stata pure la beffa, perchè in un nanosecondo mi son riempita di lentiggini, che io odio, almeno su me stessa.
E così anche quest'anno ho avuto conferma di una verità per me già assodata: l'orario migliore per andare al mare è dalle sei in poi, ti becchi il tramonto, il sole non ti infastidisce e, soprattutto, non brucia e l'acqua è della temperatura perfetta ;)

sabato 18 agosto 2012

Quanto manca all'arrivo dell'autunno?

C'è chi d'inverno si lamenta che fa troppo freddo e d'estate che fa troppo caldo.
Io no. Io mi lamento d'estate che fa troppo caldo e faccio la danza della pioggia e del freddo e attendo con ansia l'arrivo dell'inverno.
Sia chiaro, il freddo lo soffro, ma faccio parte della schiera di coloro che pensano che, se senti freddo, ti puoi coprire sempre più, se fa caldo, invece, puoi spogliarti, ma fino ad un certo punto (e in ogni caso continuerai a sentir caldo).
D'estate sudi senza far nulla, puoi stare completamente ferma eppure una gocciolina di sudore scivola sempre, da qualche parte.
Non sarò tarata per vivere in Siberia probabilmente, ma in questo momento me ne starei volentieri in una baita di montagna a patire il freddo. Possibilmente con una copertina addosso e con un po' di raffreddore. 
Son strana io, lo so. Ah, se proprio la baita fosse inarrivabile, preferirei ovviamente anche stare in un posto come questo, a patto che tiri un po' di vento fresco e il sole non sia fastidioso (come lo è nel 99% dei casi):

Villasimius, per inciso.

Buon sabato :)

lunedì 6 agosto 2012

Da lunedì inizio, tranquilli

Il lunedì si inizia sempre tutto. Qualsiasi cosa si rimanda sempre al lunedì. La scorsa settimana mio padre mi ha chiesto aiuto per un suo archivio clienti e io gli ho risposto: "Da lunedì inizio ad aiutarti."
Essendo tornata in Sardegna, a casa, per le vacanze, mia madre mi ha visto per tutta la scorsa settimana davanti al pc. "Ma non devi studiare?" "Mamma, ho finito gli esami il 27 di luglio, una settimana di relax mi spetta, no? Inizio a studiare da lunedì".
E son stata pure di parola, oggi ho riaperto i libri. Per ora ho fatto una pagina ma è già qualcosa.
Qua fa un caldo atroce, quel caldo che spesso non si riesce a sopportare nemmeno quando si è in spiaggia. Figuriamoci a casa, dove il mare posso vederlo solo googlandolo su internet.
Sono bianca da far paura - che poi sarebbe pure il mio colorito normale, ma nessuno dopo 24 anni è disposto ad accettarlo - e tutti non fanno altro che ribadirlo. Metto i pantaloncini corti, perchè fa troooooppo caldo per qualsiasi altro indumento - salvo restare in mutande - e le persone che mi vedono hanno facce sensibilmente sconvolte. Ho la pelle chiara, accidenti! Non mi vedrete mai scura, fatevene una ragione, grazie.
Che a me poi la tintarella di luna piace tanto.
Andare al mare per me spesso è più un incubo che un piacere. Spalmo la crema solare - protezione 50+, bimbi - prima di uscire di casa, chè se la metto in spiaggia s'attacca tutta la sabbia. Inizio a sudare seduta stante e la crema inizia a mostrare i primi segni di cedimento: i grumi. Forse ne metto troppa sì, ma i ricordi di quando da piccola mi ostinavo a non mettere la crema tornando poi a casa color aragosta e con la pelle tirante sono ancora troppo forti e indelebili. Dopo aver sudato che nemmeno con la sauna, arrivo al mare puntualmente non prima di mezzogiorno. Infatti siamo sempre fortunati e becchiamo il parcheggio quasi subito, perchè arriviamo all'ora di pranzo altrui, quindi c'è chi va via e c'è chi si prende il posto, noi.
Piazziamo l'ombrellone e io vado dove l'ombra va. La seguo come un cagnolino fedele segue il suo padrone. Ripeto, ricordi brucianti ancora indelebili.
Poi tento di prendere il sole: infilo le cuffie, accendo il lettore e tento di rilassarmi. Tempo 10 minuti inizio a sentire troppo caldo per i miei gusti. Mi giro. Altri 10 minuti e son già nuovamente sotto l'ombrellone. Dove fa caldo. L'insofferenza cresce. Voglio tornare a casa.
Probabilmente ho passato troppo tempo al mare da piccola, ora proprio non ce la posso fare.
Il problema è che in Sardegna abbiamo spiagge troppo belle, non posso mica barricarmi in casa e perdermi dei paesaggi così splendidi. E così ogni tanto vado al mare, mi lamento blablabla, prendo un gelato e torno a casa. Distrutta. Perchè meno faccio e più mi sento stanca. Però per certe spiagge vale proprio la pena :)