giovedì 29 marzo 2012

La mia tipica ma unica B.

B. faceva le cose tipiche che tutte le nonne fanno. 
B. era una nonna tipica ma unica.
B. è stata talmente presente nella mia vita, che lo è anche adesso, che non posso più sentire la sua voce, vedere il suo sorriso e baciarle le guance.
Manca da appena 4 mesi. Mi ha lasciato addosso un vuoto che non credo si ricolmerà mai. Eppure la sento sempre vicina a me, ogni cosa me la ricorda. La ritrovo in qualche canzone che il mio lettore fa partire alla coatta, senza che abbia tempo di prepararmi ["And the tears come streaming down your face", come recitano i Coldplay]. Mangio la pasta col sugo e penso che il sugo di B. avrebbe dovuto ottenere il marchio DOP. Quanto era buono. Ci metteva ore per farlo così saporito, ma quanto le piaceva poi ricevere i complimenti dei nipoti! 
"Ma come fai a fare questo sugo, nonna?!" "Mamma, ma perché non riesci a fare il sugo buono come quello di nonna?!".
A dire il vero, B. faceva tutto bene. Improvvisava dosi e ingredienti, eppure uscivano dei piatti che manco in ristorante. L'unica volta che venne sgridata fu quando fece il tiramisù e ci mise dentro pure il succo della macedonia che aveva preparato a parte. "Come, non ce lo metto sempre?". "No, nonna. Il succo è un'idea nuova, ma non farlo mai più!!". Però ci fu qualcuno a cui non dispiacque neanche il tiramisù col succo di limone e compagnia bella.
Il tiramisù è il mio dolce preferito, probabilmente perché lo faceva sempre B. Dico sempre che adoro il "TiramisùDiNonna", e allora mamma si arrabbia, perché "la ricetta è la mia!". Ok, mamma. Ma B. lo fa benissimo! Ma anche io e mamma ce la caviamo egregiamente con quello. Probabilmente è l'unica cosa che riusciamo a fare bene QUASI quanto lei :)

E poi mi vengono in mente le volte in cui B. sgridava A., suo marito da oltre 50 anni. Erano i litigi stupidi, tipici di chi si ama nonostante tanta acqua passata sotto i ponti. Potevo passare ore a sentirli battibeccare. 
Mi vengono in mente gli sguardi che l'uno riservava all'altra, di complicità, di amore - talvolta di rimprovero, ma sempre accompagnato da amore. B. aveva un anno in più di A., ma eccome se lo faceva valere :) E allora un po' mi viene la malinconia, pensando a quella casa ora così vuota, a quell'uomo che tutt'a un tratto si è ritrovato solo, senza la sua compagna di una vita. 

Adesso A. tiene il fuoco acceso anche ora che fa caldo, "che fa compagnia". E io vorrei godermelo il più che posso.

venerdì 23 marzo 2012

L'energia di un bradipo

Bene, è iniziato il weekend. Io in teoria starei studiando, ma in pratica sto cercando di capire per quale motivo la chiavetta mi faccia aprire Facebook ma non Twitter, Pinterest ma non Google. Probabilmente avrà siglato degli accordi segreti con Zuckerberg e Silbermann, dei quali io non sono al corrente. MOLTO BENE. 
Dovrei andare alla Feltrinelli per prendere i 3278647864876134 mila libri dei vari corsi che sto seguendo ma non ho voglia di muovermi, figuriamoci di fare la salitona fino in centro. Magari domani. 
Avete presente la frase "Non rimandare a domani ciò che puoi fare dopodomani" o una roba del genere? E' il mio motto, se non si era capito ;)

Vi lascio (come se qualcuno mi leggesse :D) con la canzone che sto ascoltando ininterrottamente da qualche giorno a questa parte.




La melodia mi è entrata in testa e anche il testo non mi dispiace per niente, soprattutto la parte che fa:

"..the angels never arrived
but I can hear the choir
so will someone come and carry me home.."



E con questa canzone perennemente in testa torno a studiare ;) 

martedì 20 marzo 2012

Empty week

Buondì!
Settimana abbastanza leggera questa, visto che molte lezioni son saltate. Ahimè, dei corsi che più mi piacciono, ovviamente. Sono già in astinenza dal corso di fotografia e cinema :( 
E vabbè, il lato positivo (insomma) è che ho più tempo per preparare un esame per aprile. Forse :P
Per quanto riguarda i telefilm, inutile dire che la mia amata chiavetta non mi dà nemmeno una piccola soddisfazione, di vedere almeno una puntatina di Once. O Revenge. O One tree hill, che ormai sta per finire, e io devo destreggiarmi tra Facebook e Twitter onde evitare che mi spoilerino il finale -.-' Mannaggia!
Vabbè, torno a studiare che è meglio :/
Buona giornata!

domenica 18 marzo 2012

La coda di gatto

Pare che col blog sia ancora più scostante di quanto non fossi col mio diario. Evidentemente l'impegno fisso non fa per me :p Ho dalla mia che la connessione è lenta, dai.
Che fate in questa domenica? Io ho un bel (sarcaaaasmo) libro da studiare che è da un po' che mi aspetta. Dato che il tempo sembra non promettere nulla di buono il mio programma prevede studio, studio e, se resta tempo, un po' di studio -_-' Anche se in realtà ho fatto un salto alla Feltrinelli nei giorni scorsi e ho saccheggiato l'angolo delle versioni economiche. Probabilmente mollerò il bel (sarcaaaasmo) libro e leggerò uno di quegli altri ;)
Presto che è tardi, 
buona domenica!

P.s. Questo fantastico bracciale (si, bravi, anche qua c'è sarcaaaasmo) era un omaggio di un locale dove sono stata ieri. In centro tutti giravano coi cappelli verdi per festeggiare S. Patrizio (non son sicura che tutti ne fossero al corrente), io giravo con una coda di gatto intorno al polso -.-' Ma dopotutto, io non festeggiavo Patty ieri, ma al massimo l'Unità d'Italia ;)


martedì 6 marzo 2012

Time is running out

Rieccomi! Questi giorni son trascorsi un po' troppo velocemente per i miei gusti O_ò 
Sono riniziate le lezioni..l'ultimo semestre dell'ultimo anno, mamma mia. E' una cosa che mi elettrizza e allo stesso tempo spaventa. Per me l'università è una botte di ferro, mi sento sicura, mi piace passarci il tempo, conoscere nuove persone, imparare cose nuove nel mio campo d'interesse. L'idea che a breve tutto questo finirà non mi garba tanto! Mondo del lavoro, responsabilità..paura! Ahaha, la paura del nuovo, che prima o poi scompare (mi auguro!).


Tutti mi chiedono se con la mia laurea un giorno troverò lavoro. Beh, posto che sarebbe cosa auspicabile trovare lavoro nel settore che ami, io penso che l'università non serva tanto a prepararti al mondo del lavoro. Perlomeno, la stragrande maggioranza di noi quando si trova a dover lavorare non ha nessuna competenza, ci deve essere insegnato tutto. Però l'università, se fatta in un certo modo, ti offre la possibilità di aprire la mente, di ampliare le tue conoscenze. Io non so se un domani riuscirò a lavorare nella pubblicità o nel mondo della comunicazione in generale; so però una cosa: che preferisco "perdere" il mio tempo studiando qualcosa che mi piace, anche se poco sicuro, piuttosto che passare anni obbligata a studiare delle materie noiose e assolutamente non attrattive, per poter un giorno fare un lavoro che probabilmente non mi piacerà e non mi appassionerà. Ben vengano questi 5 anni sprecati - non secondo me ovviamente - in cui ho potuto approfondire e coltivare i miei interessi. 


Tutto questo mi è venuto in mente stamattina in banca, mentre aspettavo che l'addetto allo sportello capisse come ricaricare la spillatrice. Ad un certo punto ha pensato che dei colpi sulla scrivania potessero bastare. Invano. Però è stato gentile e disponibile, non posso lamentarmi.
Questo è quanto :)

giovedì 1 marzo 2012

Odi et amo

Oggi è il mio ultimo giorno in Sardegna. Dico sempre che non voglio tornarci e che non sono mai contenta quando torno a casa. Mi piace rivedere la famiglia, gli amici, ma dopo qualche giorno arriva sempre un po' di insofferenza. Intendiamoci, la Sardegna è bellissima, ma è come qualunque altro posto: solo se sei fortunato vivi in un angolo del mondo che veramente ti piace. E l'angolo in cui sono nata io, beh proprio non mi va giù. Io son cresciuta ponendo sempre la stessa domanda: "Ma perchè son dovuta nascere proprio qua?!" dove con "qua" intendevo sempre il mio paese. A dirla tutta c'è stato un periodo della mia vita in cui quasi odiavo la Sardegna intera, isolata, lontana da tutto e tutti, dai concerti, dalle manifestazioni, dai Festival, da tutto. Con gli anni però l'ho scoperta sempre più ed ho imparato ad apprezzarla e amarla. Perchè la mia terra nasconde angoli di paradiso, luoghi capaci di toglierti il respiro :)



Mi piace pensare che il luogo in cui nasci ti condiziona, sì, ma non ti determina, non ti vincola. Avete presente quelle persone che, non si sa come, amate "a distanza" e che invece vorreste strozzare quando le avete a pochi passi da voi? ( Se non le avete presente forse dovrei farmi qualche domanda..) Beh, a me capita lo stesso anche con la Sardegna. La amo, ma quando sto troppo tempo qua inizio a sbuffare. E che ci posso fare? ;)
Oggi fortunatamente con i voli low cost è più facile spostarsi, prendere e partire, raggiungere posti nuovi. Ed è altrettanto facile tornare dai tuoi affetti quando ne hai bisogno. 
Ora mi é più facile credere che ognuno di noi possa essere un cittadino del mondo. Quanto mi piace questa espressione. Sono una cittadina del mondo. Mi sento realmente così. Non devo per forza disprezzare il posto da dove vengo, per poter affermare una cosa del genere.
Odio gli stereotipi, mi vanno strette le etichette. Adoro viaggiare - low cost permettendo ;) - e conoscere le culture, le differenze che sembrano inconciliabili e tratti in comune che mai avresti pensato di scovare.

C'è chi sostiene che le persone che si spostano da un posto all'altro, cambiano di residenze ecc siano persone che ancora non hanno trovato stabilità e certezze. Io mi auguro solo di poter essere sempre in grado di non farmi condizionare da un luogo e che - soldi, affetti, lavoro e quant'altro permettendo - possa trovare la mia felicità proprio spostandomi da un posto all'altro :)