lunedì 10 settembre 2012

Il bello del web

A dimostrazione che la Rete non è solo il Male, come tanti pensano.
Questo pomeriggio girovagando senza troppe pretese su Facebook sono incappata nella storia di Salvatore, un giovane cui è stato diagnosticato un tumore al cervello. Niente di nuovo o strano fino a qua, non è nè il primo nè l'ultimo, sfortunatamente. Ciò che rende particolare questa storia è che lui ha deciso di craccare e rendere visibile a tutti la sua cartella clinica digitale, in modo che CHIUNQUE possa dargli una mano nella ricerca di una cura. E condividerà anche le risposte che riceverà, in modo che chi soffre dello stesso male possa beneficiare delle soluzioni che ha trovato, come lui stesso spiega nel suo sito http://artisopensource.net/cure/ .
Io non conosco personalmente Salvatore, ma non mi costa assolutamente nulla condividere la sua storia. Ciò che sta facendo, e soprattutto Internet, gli sta dando la possibilità di sentire pareri diversi, probabilmente diagnosi diverse, giuste o sbagliate che siano, e che gli daranno sicuramente speranza. Col suo gesto sta aiutando se stesso e tutti coloro che si trovano nella sua stessa situazione. Fino a pochi anni fa  per sentire medici e pareri diversi saremmo dovuti andare in giro per l'Italia, per l'Europa o per il mondo, con un costo economico - e non solo - notevole e che di certo non tutti si sarebbero potuti permettere. Ora i medici possono visualizzare la cartella di Salvatore in qualsiasi angolo del mondo e riferirgli il proprio parere. Trovo sia una cosa semplicemente fantastica. Per questo ho deciso di condividerla. 
Mi è capitato spesso di fare tante battute parlando dell'ospedale più vicino a dove abito io, in Sardegna, riguardo al fatto che "quando vai là, sai quando entri ma non sai quando - e SE - uscirai". Ecco, mia nonna per una quindicina di anni ha lottato contro il cancro e spesso se si sentiva male all'improvviso i figli son stati costretti a ricoverarla in quell'ospedale discutibile, perchè quando chiami il 118 ti portano nell'ospedale più vicino a casa tua, e per nostra sfortuna quello schifo è il più vicino a noi. Ecco, probabilmente mia nonna non ci sarebbe più comunque, perchè a novembre non è riuscita più a lottare. Però ogni tanto mi chiedo se, magari, con altri dottori, in un altro ospedale, con qualche altro parere non si sarebbe potuti intervenire prima, perlomeno risparmiandole tanto dolore inutile.
Ecco perchè condivido questa storia.

2 commenti:

  1. Ciao! Siamo un gruppo di ragazzi di Perugia con la passione per la scrittura e stiamo lavorando ad un romanzo scritto a puntate ed ambientato proprio a Perugia sul nostro blog. Ci farebbe enormemente piacere se venissi a dare un'occhiata e se sostenessi il nostro progetto (se lo troverai di tuo gradimento,ovviamente!). Il tuo blog ci piace molto,anche il nostro lavoro è ispirato alle serie tv! Tanti saluti e grazie.

    La banda di UNOxUNO
    www.unoxuno-1x1.blogspot.com

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  2. Grazie :) Mi avete incuriosito quindi corro a dare un'occhiata!

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