domenica 16 settembre 2012

C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo

Lettura della settimana (o del mese, dipende dalla mia capacità di coniugare studio e tempo libero -.-) : C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo di E. Medina Reyes.
Lo ammetto, il titolo mi ha conquistata subito, è quello che pensiamo tutti quando le nostre stuazioni sentimentali vanno a rotoli. Ma, nonostante il mio essere book-a-holic e il mio dipendere dallo shopping compulsivo ogni volta che faccio il mio ingresso in una libreria, non sono solita giudicare un libro dalla copertina, tanto meno dal titolo. Così ho approfondito la conoscenza di questo librettino sullo scaffale delle offerte in edizione economica e ho letto anche la trama: "Autentico e violento, vorticoso ma sapientemente strutturato, spudorato ma  mai gratuito, C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo è l'opera rock di una generazione che non si lascia etichettare". Ok, non male. Letteratura e rock in un colpo solo, mi piace. Ultimo potenziale ostacolo che influisce sulla scelta di acquistare o meno un libro è lo stile dell'autore (e del traduttore, nel caso dei libri tradotti in italiano). Prendo il libro, lo porto con me attraverso i meandri della Feltrinelli, ci sediamo su una poltroncina e inizio a leggere la prima pagina. Ok, stile scorrevole, lui parla in prima persona, è parecchio incazzato, mi ricorda il giovane Holden. Vai, lo prendo. 
Così, questo è il libro che attualmente gira con me, sta dentro la borsa, pranza con me in cucina, si addormenta accanto a me.
E già son triste per il fatto che abbia solo 173 pagine :/



"Sua madre non gli aveva tagliato solo i capelli quella notte e Betty lo capì subito. A lei non importava se aveva i capelli corti, lei voleva sapere se lui era capace di essere lui, chiunque fosse, e non perderlo ogni volta che passava un fine settimana altrove. L'amore non è una fregatura, Toba. L'amore è un limite e ci misura. Toba guarda la vetrina del bar in cui sta spuntando l'alba, ha frignato otto ore filate, una puttana sta dormendo sulle sue ginocchia. Toba afferra la puttana per i capelli, le solleva la testa, incolla la bocca a quella di lei, la puttana russa. Toba la lascia ricadere sulle proprie gambe. Mi dice che l'amore è una fregatura."

"Io ho bisogno di qualcuno che mi parli come io parlo ai miei amici, qualcuno che mi faccia reagire. La storia di una certa ragazza mi fa ancora male, non trovo quello che cerco e quello che cerco ormai non può più essere lei, lei mi ha mandato a vedere se il gallo aveva fatto l'uovo e quando sono tornato e le ho detto di sì mi ha mandato a quel paese e mi ha detto di non farmi più vedere. Per un po' ci ho provato, ma sai bene che quando l'amore si spegne è più freddo della morte. Il problema è che le due parti in causa non si spengono contemporaneamente e quando sei la parte ancora accesa preferiresti essere morto."

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